Onkyo Home Entertainment ha dichiarato bancarotta ieri presso il tribunale distrettuale di Osaka.
Onkyo è un’azienda con un’ottima reputazione tra gli audiofili. L’azienda all’inizio produceva solamente bracci per giradischi, successivamente hanno iniziato con i primi sistemi stereo introducendo il primo registratore a doppia cassetta ed il lettore cd con trasmissione ottica dei dati. Sta di fatto che l’azienda negli anni era ben nota per la sua gamma di amplificatori, lettori CD, sintonizzatori, sintoamplificatori AV e sistemi audio all-in-one. Tuttavia, con il passaggio allo streaming musicale l’azienda ha assistito a un costante calo dei ricavi.
Il fallimento di Onkyo era già nell’aria
Purtroppo la notizia era già nell’aria, lo scorso anno erano in corso diverse trattative per la cessione dell’azienda e di alcune divisioni.
Infatti, Onkyo era riuscita a cedere le sue attività audiovisive di consumo a Sharp e Voxx International, con sede negli Stati Uniti. A settembre era anche riuscita a vendere la sua attività di cuffie a un fondo di investimento. L’intento era quello di riuscire a ripagare, in parte, i debiti dell’azienda, ma questo sembra proprio che non sia bastato.
Ad agosto dello scorso anno l’azienda era anche stata eliminata dal listino di Borsa. Inoltre, negli scorsi mesi, due società sussidiarie di Onkyo che si occupavano della produzione di altoparlanti e altre apparecchiature per conto terzi avevano già presentato istanza di fallimento volontario.
Comunque, Onkyo nella giornata di ieri ha avviato la procedura fallimentare, bancarotta, con un passivo di circa ¥ 3,1 miliardi, ovvero circa 24 milioni di dollari.
Il fallimento dell’azienda è stato attribuito alla sua incapacità di tenere il passo con i cambiamenti di mercato, in rapida evoluzione. Oramai tutto sempre più basato su software e ruota attorno allo streaming di musica piuttosto che all’ascolto su formati fisici come i CD. Molti di noi utilizzano servizi streaming sui propri smartphone per ascoltare musica e persino guardare film.
Invece, per quanto riguarda a Sharp e Voxx (che è proprietario di marchi come Klipsch, Magnat ed Heco) continueranno a sviluppare i prodotti Home Audio/Video utilizzando il marchio Onkyo.
Quindi, forse, non è detto che il marchio nipponico tramonti per sempre.
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